Decreto legge 231 - Il commissariamento dell'ente nel "sistema 231"

A fronte della maturata necessità di effettuare un bilanciamento concreto tra la libertà di iniziativa economica e le altre esigenze contrapposte, il legislatore ha recentemente inserito un ventaglio di misure (processuali e preventive) finalizzate a neutralizzare gli illeciti di impresa riportando coattivamente quest'ultima entro i binari della legalità. Antesignano di questi istituti è il commissariamento giudiziale, di cui all'art. 15, d.lgs. 231/2001, il quale si caratterizza per essere lo strumento con cui il legislatore ha inteso sperimentare una prima forma (inedita) di collaborazione tra pubblico e privato che fosse in grado di garantire un effetto «terapeutico» sull'ente. Il contributo tenta, quindi, di ricostruire la natura e l'ambito applicativo del commissariamento dell'ente sia nel caso in cui lo stesso venga disposto quale misura (sostitutiva) di una sanzione interdittiva, sia in fase cautelare, evidenziandone le dicotomie anche con riferimento all'affine figura dell'amministratore nominato nel caso di sequestro di società, pacchetti azionari o compendi aziendali di cui all'art. 53, comma 1 bis, d.lgs. 231/2001.

di Valentina Camurri

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