Decreto legge 231 - Individuazione della competenza nel giudizio a carico dell'imputato e nel giudizio a carico dell'ente: più che connessione, identità

La disciplina delineata dal d.lgs. 231/2001 per l'accertamento dell'illecito dell'ente rimanda in via generale alle disposizioni del codice di procedura penale, tra le quali trovano quindi applicazione quelle relative alla competenza del giudice, individuato in base ai parametri della materia, del territorio e della connessione. Alla stregua della disposizione dell'art. 36 può dirsi sussistere una connessione legale oggettiva tra l'accertamento del reato presupposto e l'accertamento della responsabilità dell'ente, di talché il giudice competente a conoscere di quest'ultimo va individuato, indefettibilmente, nel giudice competente a conoscere del reato presupposto. A questa conclusione perviene anche la sentenza della Cassazione n. 41768/2017, che di conseguenza precisa che la competenza per il procedimento nei confronti di un ente può essere determinata per connessione anche avendo riguardo ad un reato addebitato esclusivamente a persone fisiche, sulla base del principio primario per cui la competenza a conoscere dell'illecito dell'ente deriva da quella a conoscere del reato che costituisce il presupposto dell'illecito.

di Giuseppe De Falco

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