Documento-guida di ASSOSIM ai sensi dell’art. 6 del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231
Gli associati ad ASSOSIM si occupano di compravendita di strumenti finanziari sia per conto di terzi (i propri clienti), sia per conto proprio (per il patrimonio di proprietà dell'ente che, per disposizione di legge, è nettamente distinto
da quello della clientela), di gestione individuale di portafogli di investimento, di collocamento di strumenti finanziari, di ricezione di ordini da un cliente e trasmissione degli stessi ad altro operatore per la negoziazione, che può avvenire sia su mercato regolamentato che fuori di esso. Si tratta di un'attività riservata, esercitabile solo da soggetti aventi determinate caratteristiche patrimoniali e strutturali e all'uopo autorizzati dalle competenti autorità di vigilanza.
Alla luce del disposto dell'art. 6, comma 3, del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ASSOSIM si è attivata attraverso una circolare che spiegava alle proprie associate l'assoluta novità contenuta nel testo normativo e richiamava l'attenzione delle stesse alla necessità di individuare le mosse più opportune affinché l'Associazione potesse rispondere al meglio sia alle indicazioni di legge sia alle esigenze dei propri aderenti.
Il Codice si apre con l'enunciazione di principi generali di “etica degli affari” al cui rispetto sono chiamati tutti i dipendenti, nonché i collaboratori e consulenti esterni che agiscono in nome e per conto dell'ente, esorbitando in tal modo rispetto ai soggetti indicati nell'art. 5, comma 1, del Decreto 231. Nel Codice trova poi accoglimento il cosiddetto “dovere di informativa”, a cui sono tenuti tutti i dipendenti che, qualora vengano a conoscenza di situazioni “illegali o eticamente scorrette”, devono informare immediatamente il responsabile della funzione di controllo. Nel pieno e fedele rispetto dello Statuto dei Lavoratori sono poi indicate le sanzioni comminabili ai dipendenti o collaboratori che abbiano violato o tentato di violare le disposizioni del Codice. E' stato, inoltre, riformulato e, parimenti, ad esso estesa la disciplina del Decreto 231, il delitto di abuso di informazioni privilegiate (noto anche con il termine inglese di insider trading).
di Roberta Scotti
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