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Dom, 8 Set 2024 |
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SOCIETÀ UNIPERSONALI E D.LGS. 231: VERSO UNA (NON CONDIVISIBILE) SOLUZIONE DI COMPROMESSO - di Ciro Santoriello, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torino
Con la decisione n. 41500 del 2021 la Cassazione torna sul tema dell'applicabilità del D.Lgs. 231/2001 e relative sanzioni alle società unipersonali. A fronte di un originario orientamento tuttora prevalente (espresso da Cass., sez. VI, 3 marzo 2004, n. 18941; Cass., sez. VI, 16 maggio 2012, n. 30085 nonché Cass., Sez. VI, 16 maggio 2020, n. 30085) e che trova conforto anche in alcune decisioni di merito (Trib. Milano, Sez. G.I.P., Sent. 16 luglio 2020, n. 971, est. Dr. Barazzetta; Trib. Roma, 30 maggio 2003, in Merito, 2004, 57; Trib. Ravenna, ud. 24 maggio 2021, (dep. 7 giugno 2021), n. 1056, Est. Coiro) che negava che questa tipologia di persone giuridiche fosse interessata da tale normativa, diverse decisioni si sono invece espresse in senso favorevole (Cass., sez. VI, 25 luglio 2017, n. 49056. In precedenza, Cass., sez. III, 15 dicembre 2010, n. 15657). Rispetto a queste ultime pronunce, la decisione di Cass., sez. VI, 16 febbraio 2021, n. 45100 presenta alcuni profili che vanno evidenziati. Infatti, se la pronuncia suddetta ribadisce che la società a responsabilità limitata unipersonale è un soggetto giuridico a cui il decreto legislativo n. 231 del 2001 si applica, al contempo formula alcune (a nostro parere non necessarie e non condivisibili) precisazioni. Se infatti nessuna ragione impedisce di sottoporre a sanzione ex D.Lgs. 231/2001 la società unipersonale partecipata da una società di capitali o società unipersonali che evidenzino una complessità e una patrimonializzazione tali da rendere percettibile, palpabile, l'esistenza di un centro di imputazione di interessi giuridici autonomo e indipendent.....
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