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Sab, 7 Set 2024
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IL DELITTO DI RICICLAGGIO QUALE REATO PRESUPPOSTO PER LA CONFIGURAZIONE DELL'ART. 25-OCTIES DEL D.LGS. 231/01 - SECONDA PARTE - di Mario Leone Piccinni, T. Colonnello della Guardia di Finanza



continua)



3. Le varie forme di riciclaggio. Alcune tecniche utilizzate dalla criminalità d'impresa

Va subito detto che le attività investigative e repressive esperite nello specifico comparto testimoniano il fatto che le tecniche adottate dai riciclatori sono le più disparate (ed a volte fantasiose se non inverosimili), motivo per il quale non è possibile operare una classificazione, ciò anche tenuto conto che alle tecniche di riciclaggio tradizionali e solitamente utilizzate, se ne aggiungono costantemente di nuove ed innovative.
Partendo dall'assunto che tutte le compensazioni internazionali che escludono il transito monetario rendono problematica l'identificazione dell'origine dei fondi utilizzati, i capitali oggetto di riciclaggio vengono sempre più spesso spostati in paesi tax heaven, meglio conosciuti come paradisi fiscali, aree "sicure" ove solitamente al segreto bancario si accompagna un fisco poco pretenzioso se non addirittura assente e che sono sovente governati da compagini politiche non cooperative con Stati esteri, provocando in tal modo buchi nella rete antiriciclaggio.
Frequente è difatti la costituzione di società di comodo in Paesi off shore ovvero a legislazione permissiva, luoghi ove i riciclatori possono acquisire beni immobili o quote e partecipazioni societarie che quindi risulteranno riconducibili a soggetti giuridici di diritto estero e sovente in quanto tali non fiscalmente e giuridicamente aggredibili.
Ovviamente, consci del fatto che le società con sede in Stati notoriamente qualificati come paradisi fiscali sono intrinsecamente ambigue, i riciclatori, interpongo spesso società create ad hoc ed allocate in Paesi non a rischio warning, le quali, finanziate dalle prime, effettuano materialmente gli investimenti schermando la illegalità delle operazioni finanziarie.
Mediante le operazioni di commingling, le organizzazioni criminali che gestiscono ed hanno il controllo di imprese che operano sul mercato e vengono impiegate per fungere da copertura, riescono a generare confusione tra fondi illeciti e provviste illegali.
Il loan back rappresenta invece una tecnica strutturata su una pratica di finanziamento lecita, ma che come step successivi prevede che un soggetto giuridico contragga debiti ed acquisisca liquidità, rilasciando le garanzie richieste grazie all'intervento di un terzo costituito da un'istituzione bancaria o finanziaria estera depositaria dei fondi di origine illecita. Nel momento in cui il debito non viene onorato, l'erogatore del finanziamento escute la garanzia, ma la soluzione avviene attraverso l'impiego dei fondi di derivazione criminosa.
Negli ultimi venti anni il riciclaggio aveva più che altro una connotazione monetaria, con movimentazione materiale di denaro liquido, il quale veniva depositato presso banche straniere per poi provvedere al suo agevole reimpiego. In tali anni, peraltro, il riciclaggio bancario veniva, in molte aree del territorio europeo ed extraeuropeo, agevolato dal segreto bancario oltre che dalla riduzione delle misure restrittive alla circolazione dei capitali.
Oggi, a differenza di quanto avveniva in passato, allorquando non esistevano limitazioni o divieti all'effettuazione di operazioni per contanti, molti Paesi hanno scelto di contrastare il riciclaggio mediante la drastica limitazione fissata per legge all'uso di contanti per transazioni di elevato rilievo economico.
A livello internazionale si è quindi proceduto con l'obbligo della segnalazione delle operazioni sospette, con la graduale abolizione del segreto bancario e con l'introduzione del principio know your custode, ovvero della valutazione dei clienti.
E mentre per il riciclaggio finanziario, i riciclatori si servono di fiduciarie, società di intermediazione mobiliare ed holding, per il riciclaggio extra-finanziario gli interessati si avvalgono di professionisti in grado di raggirare leggi sempre più severe.
È in tale contesto che si inserisce la figura del white collar, il quale può intervenire come mero professionista che presta la propria opera di consulenza o di diretto intervento dietro compenso, ovvero come esponente di una criminalità economica organizzata coinvolta nelle fasi del riciclaggio.
Tutto questo rende, sul piano operativo, enormemente arduo per gli operatori identificare i canali del riciclaggio ed analizzare i singoli flussi finanziari.
Infine, partendo dal presupposto che l'illecito tributario rappresenta la funzione tradizionale di tali illecite attività e che sovente può esso stesso rappresentare il mezzo mediante il quale si garantisce copertura a spostamenti di denaro di origine criminale, tra i vari sistemi utilizzati per il riciclaggio, particolare menzione merita la tecnica delle false fatture, che possono riguardare operazioni del tutto inesistenti ovvero operazioni per importi superiori (sovrafatturazione) o inferiori (sottofatturazione) a quelli effettivi.


4. Riciclaggio ed evasione fiscale

Ciò che accosta evasione fiscale e ricettazione è la dissimulazione, operata nel riciclaggio per celare la provenienza delittuosa del provento, nell'evasione fiscale per nascondere invece l'esistenza stessa delle provviste.
Relativamente al riciclaggio, è possibile affermare che qualunque reato fiscale, a condizione che sia doloso, possa rappresentare presupposto del delitto di cui all'art. 648 bis del Codice Penale.
Va infine specificato, che affinché si configuri il reato di riciclaggio, è previsto il superamento delle soglie, ove previste, di cui alle singole norme penali tributarie.
In tale ottica, vanno in ogni caso escluse le violazioni di cui al capo II del D.Lvo 74/2000 in materia di documenti e pagamenti di imposte, eccezion fatta per i reati di cui agli articoli 11 ed 8, emissione di fatture per operazioni inesistenti.


5. L'oggetto di tutela

Qualificato come plurioffensivo, al quale può anche mancare un danno patrimoniale, il reato di riciclaggio è stato inserito tra i delitti contro il patrimonio, con ciò determinando per la fattispecie in argomento una collocazione differente ma consecutiva a quella della ricettazione.
Secondo parte della dottrina, tra i beni tutelati, un ruolo importante occupa l'amministrazione della giustizia, laddove si pensi che le condotte connesse e costituenti il delitto di riciclaggio devono essere in grado di impedire l'identificazione della derivazione criminosa dei beni e, quindi, di intralciare le attività investigative fi.....

 

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