Validità della notificazione di un atto presso la sede dell'ente e presunta incompatibilità del legale rappresentante dell'ente, indagato/imputato del reato presupposto, a riceverla
La decisione in commento offre lo spunto per un riepilogo dello stato della giurisprudenza in ordine alle conseguenze dell'incompatibilità del legale rappresentante dell'ente che sia indagato/imputato in ordine al reato-presupposto dell'illecito contestato all'ente stesso: può, in particolare, ritenersi ormai pacifico che il rappresentante legale indagato o imputato in ordine al reato presupposto non può provvedere, a causa di tale condizione di incompatibilità, alla nomina del difensore dell'ente, per il generale e assoluto divieto di rappresentanza posto dall'art. 39, d.lgs. 231/2001, ma è legittimato a ricevere per l'ente la notificazione di atti del procedimento, a norma dell'art. 43, comma 2, stesso d.lgs.
di Sergio Beltrani
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