La riforma del reato di corruzione tra privati: quali impatti sul Modello 231?
L'Autore dedica in apertura ampio spazio alla disamina degli obblighi comunitari ed internazionali che disciplinano il reato di corruzione nel settore privato.
Nel contributo viene poi tracciato, con riferimento all'ordinamento domestico, un excursus storico dell'art. 2635 c.c. fino alle più recenti riforme introdotte dalla l. 190/2012 e dal d.lgs. 38/2017, che hanno riformulato la suddetta disposizione ed aggiornato il catalogo dei reati presupposto 231, anche al fine di valutare le scelte del nostro legislatore rispetto al disegno di tutela penale posto a fondamento delle istanze sovranazionali e alle osservazioni critiche mosse dai rapporti GRECO e dalla Commissione UE.
L'Autore analizza infine gli elementi costitutivi della nuova fattispecie incriminatrice in esame, ne segnala le significative differenze rispetto alla versione previgente e pone in evidenza quei processi aziendali che potrebbero risultare astrattamente sensibili alla commissione del reato di corruzione (attiva) tra privati con i correlati presidi di controllo volti alla mitigazione del «rischio 231».
di Faustino Petrillo
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