Profili deontologici del difensore dell'ente: il regime delle incompatibilità
L'art. 1394 c.c., rubricato «conflitto d'interessi», recita: «Il contratto concluso dal rappresentante in conflitto d'interessi col rappresentato può essere annullato su domanda del rappresentato, se il conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo». Lo stesso regime di incompatibilità sussiste nei casi in cui il rappresentante legale assuma mandato da diversi soggetti, le cui posizioni sono inconciliabili. D'altro canto la giurisprudenza forense tende ad ampliare il campo dell'incompatibilità, imponendo al patrono l'astensione, anche in via preventiva, qualora vi possa essere anche solo un rischio di incompatibilità. La questione assume poi una rilevanza fondamentale soprattutto in sede penale: eventuali compressioni del diritto alla difesa, per incompatibilità del difensore, potrebbero incidere direttamente sulla libertà del soggetto sottoposto a procedimento. Qui, alcune riflessioni in materia ed alcuni strumenti di pratica professionale per sterilizzare il rischio di «conflitti» tra difensore dell'Ente e difensore dell'autore del cd. reato presupposto.
di Alessandro Parrotta
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