La Cassazione fissa le condizioni che consentono di ipotizzare la responsabilità amministrativa all'interno del gruppo di imprese
Si tratta di una sentenza equilibrata e convincente che affronta il tema della responsabilità amministrativa da reato all'interno del «gruppo» di imprese, con particolare riguardo alle condizioni in forza delle quali, rispetto ad un reato commesso in nome e per conto di una controllata, possa esserne chiamata a rispondere anche la capogruppo o altra società del gruppo. Si conferma che per fondare l'addebito sarebbe soluzione semplicistica e scorretta quella che ritenesse a tal fine sufficiente il richiamo alla indeterminata nozione di «interesse di gruppo», occorrendo, invece, la positiva dimostrazione del perseguimento di un concreto interesse/vantaggio anche della capogruppo o dell'altra società del gruppo rispetto ad una condotta illecita sottostante che deve comunque avere visto coinvolto anche un soggetto «qualificato» che abbia agito in nome e per conto della capogruppo o dell'altra società del gruppo.
di Giuseppe Amato
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