I nuovi delitti contro l'ambiente: coordinamento con la normativa previgente e aggiornamento dei modelli di prevenzione
La pubblicazione della l. 68/2015 in materia di delitti contro l'ambiente si presenta quale vera e propria riforma rispetto ad un sistema precedentemente caratterizzato da dispersione normativa della tutela ambientale in sede penale. Questo contributo intende offrire una sintesi di alcuni profili ritenuti rilevanti con riferimento alla responsabilità diretta degli enti ex d.lgs. 231/2001, confrontandoli con la situazione normativa previgente. Si rileva in particolare come le nuove disposizioni codicistiche abbiano preso il sopravvento con riferimento non solo alla rilevanza della sanzione, ma allo schema logico-normativo proposto, che appare ora procedere dalle due ipotesi principali di inquinamento e disastro ambientale con la conseguente sussidiarietà ed ancillarità delle altre disposizioni normative sul tema.
Con riferimento ai modelli organizzativi ex d.lgs., 231/2001, l'adeguamento alle nuove disposizioni comporta che la definizione preliminare di una politica ambientale con obiettivi espressi da parte dell'ente costituisca un passaggio necessario nell'individuazione del contesto di riferimento, dovendosi così partire da questa per sviluppare la corretta allocazione dei presìdi organizzativi ed operativi.
di Tommaso E. Romolotti e Laura Marretta
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