Profili concorsuali tra reati presupposto e reati di riciclaggio: nuove prospettive alla luce dell'introduzione del reato di autoriciclaggio (commento a Cass. pen., n. 245, 7 gennaio 2015)
Il presente articolo, prendendo spunto dalla sent. 245/2015, si propone di analizzare e svolgere alcune valutazioni in ordine alle tematiche connesse al rapporto tra reato presupposto e reato di riciclaggio, specialmente nei casi in cui il reato presupposto sia un reato tributario, nonché al rapporto tra le due categorie di reati – ovvero quello base e quello di riciclaggio – quando commessi dallo stesso autore, soprattutto alla luce della recente introduzione nell'ordinamento penale del reato di autoriciclaggio.
Soffermandosi, in particolare, su quest'ultimo aspetto, l'articolo ripercorre prima gli esiti di quei dibattiti dottrinali, che per anni hanno preceduto l'introduzione del reato di autoriciclaggio, concernenti l'opportunità di escludere o meno dal nostro ordinamento, il c.d. privilegio di «self-laundering», per dare infine contezza della nuova dimensione socio economica che il reato di autoriciclaggio è destinato ad assumere nel contesto delle misure finalizzate alla cosiddetta riemersione dei capitali e lotta all'evasione fiscale.
di Piera Silvestri e Ilaria Musto
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