La figura del whistleblower in Italia
L'Italia è uno dei paesi più corrotti al mondo, le organizzazioni internazionali lo ripetono spesso. Come se non bastasse, il crac Parmalat non ha impedito il recente ripetersi di un ulteriore scandalo finanziario a diversi anni di distanza: quello del Monte dei Paschi di Siena. Gli sforzi fatti sinora si sono dimostrati del tutto vani, principalmente perché non si è voluto colpire l'elemento di maggiore debolezza dei crimini societari: il coinvolgimento di più persone, in maniera attiva o passiva. L'articolo esamina uno strumento – il whistleblowing – che non solo sarebbe in grado di prevenire la corruzione e i reati finanziari, ma che permetterebbe altresì all'Italia di ottenere un ingente gettito in tutti i casi in cui un reato si sia già verificato. Dal punto di vista delle società, invece, il whistleblowing potrebbe costituire una fonte preziosa di controllo e di massimizzazione dei profitti.
di Gherardo Liguori
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