Criteri di determinazione delle misure interdittive applicate in fase cautelare: limiti e ambiti di applicazione
La Cassazione (Sez. VI, provvedimento n. 20560 del 25 gennaio 2010, depositato il 31 maggio 2010) ha affrontato la sempre attuale tematica dei presupposti per l'applicazione alle società indagate delle misure interdittive (artt. 9,comma 2, e 13 del decreto) in via cautelare. La Corte, anche richiamando i principi sostenuti da una precedente pronuncia (n. 32627 del 23 giugno 2006), ha ribadito come “i segnali di rottura con il passato” possano rappresentare una concreta garanzia per escludere il pericolo di commissione di nuovi illeciti, solo “a condizione che ciò rappresenti il sintomo che l'ente inizi a muoversi verso un tipo di organizzazione in cui sia presente l'obiettivo di evitare il rischio reato”. In estrema sintesi, il vero messaggio che la Suprema Corte ha inteso ribadire agli operatori del settore - il sistema organizzativo attraverso cui l'ente svolge la propria attività è il vero punto di confronto di tutta la disciplina.
di Massimo Montesano
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