Le regole di giudizio nel procedimento a carico dell’ente escludono vizi di costituzionalità
Secondo la pronuncia di Cassazione, Sezione VI, 18 febbraio 2010-16 luglio 2010 n. 27735, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 5 del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, sollevata, in riferimento agli articoli 3, 24 e 27 della Costituzione, laddove fonderebbe una ipotesi di responsabilità oggettiva a carico dell'ente, basata su un fatto altrui. La decisione merita segnalazione perché affronta e risolve un dubbio di costituzionalità prospettato dalla difesa dell'ente in relazione alle modalità di formalizzazione dell'addebito, che si ipotizzava inaccettabilmente basato su una sorta di responsabilità oggettiva per fatto altrui. La Corte di legittimità ha escluso qualsivoglia dubbio di incostituzionalità, ricostruendo i presupposti della responsabilità dell'ente, attraverso la lettura del combinato disposto degli artt. 5 e 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231.
di Giuseppe Amato
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