Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo nelle società nel settore finanziario
Il Tribunale di Milano in data 17 novembre 2009 ha emesso la prima sentenza di assoluzione “ex 231”. Nello specifico la questione riguardava una S.p.A. fornita di Modello Organizzativo, finalizzato alla prevenzione di molti reati tra qui quello di aggiotaggio informativo, previsto dall'art. 25 ter lett. r) “Reati societari”, d.lgs. 231/01.
Tale sentenza è stata la prima dall'entrata in vigore del 231/01 ad evidenziare come la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche non sia una forma di responsabilità oggettiva, ma trovi il proprio presupposto in un difetto di organizzazione, consistente nell'omesso controllo sull'operato dei dirigenti o dei soggetti posti in posizione apicale, nonché nella mancata adozione di validi ed idonei protocolli di condotta aziendale.
Per una corretta relazione del Modello è necessario procedere con l'individuazione delle aree di rischio, la realizzazione dei protocolli organizzativi, l'istituzione dell'Organismo di Vigilanza, la redazione di un codice etico, nonché la previsione di un sistema disciplinare e la diffusione/adozione del Modello Organizzativo. A fronte della redazione del Modello è prevista la nomina dell'Organismo di vigilanza, dotato di pieni ed autonomi poteri d'iniziativa e di controllo sulle attività della società e nell'esecuzione della sua attività ordinaria. Tra i requisiti che i membri dell'Organismo devono possedere vi sono l'autonomia, l'indipendenza, la continuità, la professionalità e l'onorabilità. I dipendenti e gli organi societari dovranno segnalare a tale organo tutte le informazioni relative a possibili violazioni normative ed alla commissione di reati, il quale a sua volta relazionerà al Consiglio d'Amministrazione e/o al Collegio sindacale, a seconda del tipo e della gravità dell'informazione ricevuta.
Molto importante è la formazione del personale, tesa a rendere consapevoli dei rischi societari i lavoratori. Tutte le risorse aziendali devono pertanto essere interessate, in relazione ai diversi livelli e alle diverse aree di rischio.
di Fabio Bianchi
[visualizza l'articolo completo]