Reati ambientali e prevenzione: proposte per un approccio imprenditoriale
Il concetto di danno ambientale (unito al conseguente obbligo di ripristino) è espresso dall'art. 300 del Testo Unico dell'Ambiente, secondo il quale è punito qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima. Le prescrizioni normative in tema di danno ambientale hanno quale destinatario la figura dell'”operatore interessato”, intendendosi per tale qualsiasi persona, anche giuridica, pubblica o privata, che esercita o controlla un'attività professionale avente rilevanza ambientale oppure chi comunque eserciti potere decisionale sugli aspetti tecnici e finanziari di tale attività, compreso il titolare del permesso o l'autorizzazione a svolgere tale attività.
Il Testo Unico dell'Ambiente pone in capo all'operatore interessato un dovere d'informazione nei confronti degli enti territoriali competenti nei casi in cui emergano rischi derivanti da pericoli per la salute umana e per l'ambiente. Deve poi adottare, entro ventiquattro ore e a proprie spese, le necessarie misure di prevenzione e di messa in sicurezza, sempre informando le autorità competenti. Se invece il danno ambientale risulta già verificatosi, l'operatore deve comunicare tutti gli aspetti pertinenti della situazione alle autorità interessate, adottando immediatamente tutte le iniziative praticabili volte a prevenire o limitare ulteriori pregiudizi ambientali ed effetti nocivi per la salute umana, nonché le necessarie misure di ripristino. Seppur non vi siano espresse previsioni che comportino la responsabilità diretta dell'ente derivante da reato ambientale, questa potrà essere comunque coinvolta per fatti commessi da soggetti facenti parte dell'organizzazione stessa. Ecco che pertanto è opportuno prevedere la commissione anche di questi reati.
Indicazioni utili per la definizione di sistemi di gestione ambientale si possono ritrovare negli standard internazionali della serie ISO 14000, ed in particolare nella norma ISO 14001:2004.
Sebbene l'ente in materia ambientale non sia soggetto a responsabilità amministrativa derivante da reato, è del resto consigliabile l'adozione di presidii volti ad evitare tali illeciti penali che potrebbero coinvolgere l'impresa sotto il profilo giuridico; gli strumenti esistono e sono ormai ampiamente collaudati: resta al management la responsabilità di deciderne l'utilizzo e le relative e modalità.
di Tommaso E. Romolotti
[visualizza l'articolo completo]