Rivista 231 Rivista 231
     HOME     CHI SIAMO     COLLABORATORI     AVVISI/BANDI 231    TAVOLI 231      COME ABBONARSI
Email: Password:
Lun, 29 Mag 2023
LE RUBRICHE


GLI INTERVENTI
ANNO 2023
ANNO 2022
ANNO 2021
ANNO 2020
ANNO 2019
ANNO 2018
ANNO 2017
ANNO 2016
ANNO 2015
ANNO 2014
ANNO 2013
ANNO 2012
ANNO 2011
ANNO 2010
ANNO 2009
ANNO 2008
ANNO 2007
ANNO 2006
ANNO 2005


LE NOTIZIE


LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETÀ E DEGLI ENTI

La catena produttiva e l’analisi del rischio di violazioni della intellectual property

Negli ultimi anni il concetto di contraffazione si è esteso dal significato espresso nell'art. 473 c.p., sia includendo ogni uso non autorizzato degli elementi distintivi di un prodotto, sia sotto il profilo quantitativo e geografico. L'impresa produttrice di merce originale, oltre a subire un danno diretto derivante dalla mancata vendita, sarà danneggiata dalla presenza sul mercato di merce non genuina e di scarsa qualità, in grado di ledere il buon nome del marchio. Il danno più consistente non è infatti rappresentato dal lucro cessante, ma bensì dall'erosione del valore evocativo del marchio.

L'inserimento dell'art. 473 c.p. tra i reati presupposto per l'applicazione del d.lgs.231/01, tiene conto del fatto che la catena di fornitura prevede flussi informativi, materie prime, semilavorati e prodotti specifici per ogni organizzazione. Lungo tutto il flusso produttivo, quando parte dell'attività è esternalizzata, si possono insinuare diversi rischi di aggressione, ossia aziende in possesso di know how sofisticati e collaudati possono, durante la normale produzione, inserire nei canali di distribuzione ufficiale merce contraffatta di alto livello (e dunque altamente confondibile). L'organizzazione dovrà pertanto definire una struttura di controlli e assegnare adeguati mezzi e responsabilità affinché si possa attuare un monitoraggio costante del parco fornitori, dotarsi di strumenti di controllo efficaci ed efficienti che permettano di censire e segnalare gli eventi anomali che possono interessare l'intera filiera produttiva.

Importante ai fini della lotta alla contraffazione è l'utilizzo di strumenti tecnici di autenticazione. Tali strumenti sono tradizionalmente suddivisi in tre categorie: visibili (ologrammi, inchiostri, codici a barre 2D), semivisibili (filigrana) ed invisibili (marcatori laser, magnetici o chimici, biocodici e microchip, transponder - RFID). Va però sottolineato come l'utilizzo dei sistemi anti-contraffazione richieda l'utilizzo di fornitori altamente specializzati, che a loro volta richiederanno un'attenzione speciale da parte delle funzioni deputate al controllo, sia in punto riservatezza, sia per la corretta produzione/gestione dei device anticontraffazione.

di Roberto De Sortis

[visualizza l'articolo completo]

LE RIVISTE

L'ULTIMO NUMERO

2 - 2023

Rivista 231 numero 2 del 2023

articoli abstract


TUTTI I NUMERI

RICERCA ARTICOLI

E' possibile filtrare l'elenco degli articoli compilando i campi sottostanti.

Ricerca per ANNO:

Ricerca per AUTORE:

Ricerca per SEZIONE:

Ricerca per TESTO:


INDICE ANALITICO