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LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETÀ E DEGLI ENTI

Rilevanza del modello societario e dell’assetto di corporate governance nella configurazione dell’Organismo di Vigilanza. Una riflessione critica

E' oramai principio assodato che il Modello ordinato alla prevenzione dei comportamenti illeciti debba essere elaborato e reso operativo dal singolo ente, calibrato sulle sue concrete caratteristiche organizzative, dimensionali, operative, strutturali e del background storico. E' tuttavia ben noto ai cultori della materia ed ai professionisti che si confrontano con leimprese nell'azione di supporto alla costruzione di un adeguato ed efficace Modello preventivo di legalità, come lo scarno disposto degli artt. 6 e 7 d.lgs. cit. sia oggetto di interpretazioni non univoche.

Allorché l'ente adotti spontaneamente un congruo Modello penal preventivo, il risultato diretto che ne trae non è tanto e solamente la realizzazione degli obiettivi di shareholder value, né la piena soddisfazione degli interessi interni (soci) ed esterni (stakeholders), né (paradossalmente) l'uniformità all'etica d'impresa, quanto l'accertabilità giudiziale di una concreta azione di prevenzione dei reati della medesima species di quello che (eccezionalmente) si è verificato, che, escludendo un doloso o colposo deficit organizzativo, esime la società da ogni personale responsabilità.

Focalizziamo ora l'attenzione intorno ad un componente essenziale del Modello, qual è l'Organismo di Vigilanza (“OdV”), per svolgere una sintetica notazione in merito alla delicata fase di costruzione dell'Organismo, ancorata esclusivamente alla ricorrenza dei caratteri richiesti dagli artt. 6 e 7: autonomia e indipendenza, professionalità, continuità d'azione, inerenza. L'ancoraggio alla realtà effettuale della società, alla sua reale fisionomia, alla sua dimensione (corporativistica o non), contrasta evidentemente con l'apprensibilità di un prototipo astratto di OdV, strutturato in ossequio a logiche omologatorie che ritengono (illusoriamente) di perseguire in tal modo la sicurezza del risultato.

di Sandro Bartolomucci

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Rivista 231 numero 2 del 2023

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